Weekend lungo in Dolomiti

7, 8 e 9 ottobre ’17

Beh, è un po’ che volevamo spararci qualche giretto “dolomitico”, per una volta non in modalità toccata e fuga. L’occasione giusta scatta questo week end, complice anche il meteo che promette molto bene.

Decidiamo quindi di approfittarne per fare un tour partendo dalle dolomiti friulane, tanto belle quanto poco note, almeno per quel che ci riguarda. Partiamo con la solita calma che ci contraddistingue, destinazione Barcis, piccolo Comune in provincia di Pordenone. Abbiamo trovato alloggio in un bell’agriturismo in Val Pentina, il “Pian dei Tass”, completamente immerso nella natura e a pochi km dal lago di Barcis. Siamo al TOP! Il posto, che sulla carta sembrava molto bello, non tradisce le aspettative, vien voglia di starci una settimana (strano!). Approfittiamo della bella giornata e delle ore di luce che restano per esplorare un po’ i paraggi, inforchiamo così il “sentiero del Dint” in “modalità merenderos” (ndr con scarpe da tennis e/o abbigliamento/attrezzatura non adeguata). In realtà si tratta di un giro assolutamente breve e fattibile, anche in modalità merenderos, che però consente una visuale interessante del lago di Barcis. Arriva l’imbrunire perciò decidiamo, dopo una breve visita a Erto e Casso, di spostarci verso Longarone, in cerca di pizza o simili. Per arrivarci passiamo accanto alla diga del Vajont, tristemente nota per la tragedia che spazzò via in un istante, la notte del 9 ottobre 1963, 1910 vite umane. Ora non mi soffermerò sul discorso Vajont, tante parole sono state spese, ma credo sia importante non dimenticare questa triste storia, fatta di negligenze ed errori, pagati a caro prezzo dagli abitanti del luogo. Comunque sia arriviamo a Longarone, troviamo anche la pizzeria. Ma cosa vogliamo di più? Il giorno successivo il programma è già ben definito: obiettivo “Campanile della Val Montanaia”, guglia dolomitica di 300 metri di altezza, simbolo delle Dolomiti Friulane. Per raggiungerla, partendo dal Rifugio Pordenone, percorriamo il sentiero CAI 353 che si inerpica, coi sui 1000 metri di dislivello, fino al bivacco Perugini, collocato appena sotto al Campanile. Vi risparmio inutili parole sulla descrizione dell’ambiente ecc. ecc., le foto possono parlare meglio di quanto non potrei fare io (comunque una figata eh…). Arrivati sotto alla guglia ci sta un panazzo con lo speck, preparato dal simpatico gestore del rif. Pordenone, poi stiamo un po’ li ad ammirare il paesaggio. Medito guardando la guglia: leggendo la relazione della salita dalla normale sembra abbordabile (max V-), in realtà più la guardo più la vedo inviolabile, pensare ai due austriaci che l’hanno aperta oltre 100 anni fa… Il nostro giro di oggi comunque finisce qui, con il panazzo allo speck. Dopo un po’ di meritato polleggio iniziamo la discesa. Purtroppo è già domenica, ma sto giro giochiamo il jolly: lunedì di ferie! Così ci spostiamo a Cortina d’Ampezzo (fighini eh) dove abbiamo trovato su booking una stanza in hotel proprio in centro a un prezzo abbordabilissimo. Dopo una bella doccia facciamo due passi in centro, quasi deserto essendo in bassa stagione, poi alle 19 siamo già a cena, la fatica fatta oggi pretende giustizia! Un paio di birre per accompagnare il tutto, poi branda. Ed è già lunedì, accidenti! Dopo un breve stop al lago di Misurina decidiamo di fare un salto al lago di Sorapis, raggiungibile in meno di due ore tramite facile sentiero dal Passo Tre Croci. Piccolo appunto: l’inciviltà di alcuni turisti (tanti, a giudicare dal quantitativo di rifiuti) è allucinante! Lungo il sentiero si trova di tutto, dai fazzoletti agli assorbenti, dalle cicche alle bottiglie di birra. Ma che problemi avete? Mah! Fine della polemica, per il momento. Ad ogni modo, rifiuti a parte, l’ambiente è maestoso, anche in questo caso le foto spero rendano più delle parole. Il week end lungo volge purtroppo al termine, ma presto ci rifaremo, non temete.

Buona serata e buone montagne,

Paolo