1 e 2 aprile ’18
“Christmas with the yours, Easter what you want, Peace between Blur and Oasis” cantavano gli Elio e le storie tese qualche annetto fa. Per Pasqua, effettivamente, un bel viaggetto “what you want” ci sta a pennello.Quest’anno le “trip idee” sono diverse, ma aspettiamo all’ultimo per vedere Mr. Meteo cosa pensa di fare in occasione delle festività pasquali. Alla fine abbiamo il verdetto: Dolomiti sia! Ma dove? Diamo un’ultima occhiata al meteo e battezziamo la Val Badia, dove troviamo alloggio in una bel alberghetto a pochi km da San Viglio di Marebbe. Arriviamo sabato sera sotto una breve nevicata, per la verità si tratta di graupel alla nostra quota, ma ci immaginiamo già lo spettacolo l’indomani a quote più alte. E infatti la mattina successiva, giorno di Pasqua, lo spettacolo c’è tutto. Un bel sole, qualche nuvoletta, e un po’ di neve fresca. Cosa chiedere di più? Partiamo sci ai piedi dal rifugio Pederü, punto in cui la strada che attraversa la Val Rudo termina, prima di lasciare spazio a pendii perfettamente innevati. Risaliamo con le pelli fino al Rifugio Fanes, utilizzando quella che un tempo era una vecchia strada militare e sfruttando la neve battuta dai gatti, che portano i turisti su al rifugio (un po’ di comfort non guasta). Risaliamo con le pelli ancora circa 200 metri fino al passo Limo, e scorazziamo un po’ su neve immacolata. Il panorama a 360° è mozzafiato. Ce lo godiamo, qualche foto, poi caviamo le pelli e, dopo qualche curvetta su bella neve, ci fermiamo al rifugio Fanes dove ci saziamo con uova speck e patate. Soddisfatti, completiamo la discesa fino al punto di partenza della nostra gita pasquale; un breve stop al Pederü per una radler non ce lo cava nessuno. Cena alla Forst a Brunico, poi nanna che domani c’è il sole. E che sole! La giornata parte al meglio, le “innocue velature” non si fanno vedere, anzi c’è un cielo talmente blu che sembra dipinto. Oggi ci spostiamo nei pressi di Longiarü, piccolo paesino, frazione di San Martino in Badia situato a circa 1400 metri di quota, dove parte un interessante itinerario di scialpinismo, semplice, sicuro e con una vista mozzafiato. Super, direi! In effetti la guida non sbaglia. Dopo un tratto nel bosco si sbuca su un ampio pendio che conduce, passando accanto ad alcune malghe sepolte dalla neve, prima alla Forcella Furcia ed infine al Munt da Medalges. Tolte le pelli ci godiamo la bella discesa su neve ottima, almeno nella parte più alta, dove ci concediamo qualche curvetta su facili pendii. Direi che anche sto giro non ci possiamo proprio lamentare.
Alla prox,
Paolo